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LAVORO E STRESS DA COVID19

STRESS LAVORO-CORRELATO

Cos’è lo stress lavoro-correlato?

Si tratta di una condizione di stress patologico riferibile a dimensioni organizzative di vario genere che agiscono negativamente sul lavoratore o su un gruppo di lavoratori. Sono noti innumerevoli fattori che possono essere definiti come possibili rischi, cioè fattori dell’organizzazione lavorativa, sia in termini ambientali che di funzionamento aziendale, che, in determinate circostanze, possono causare stress patologico.

Alcuni esempi possono essere: la comunicazione orizzontale e verticale, il carico di lavoro, la gestione delle risorse umane, il mobbing, ecc.

A questo fattori dobbiamo aggiungere oggi l’impatto che, a vari livelli, ha determinato la pandemia da coronavirus COVID19.

Il settore lavorativo ha infatti pesantemente risentito di questo fattore non solamente in quanto il virus costituisce un fattore di rischio per la salute fisica sul luogo di lavoro, ma anche per la modificazione che finisce con il determinare nell’organizzazione del lavoro.

SMART WORKING NON TANTO “AGILE”

Come abbiamo avuto modo di trattare in un altro articolo il cosiddetto “lavoro agile” non sempre corrisponde a questa positiva sommaria descrizione.

Lavorare da casa può sembrare molto comodo ma non dobbiamo trascurare che ciò comporta una pesante modificazione dei modi e dei tempi del lavoro. Innanzi tutto lavorare nella propria abitazione molto spesso crea il problema della suddivisione e del confine, anche fisico, tra lavoro e vita privata. Questa condizione può favorire disturbi alimentari, disturbi del sonno, ansia e stress. C’è poi da considerare che lo smart working richiede l’impiego di adeguate tecnologie e non sempre il lavoratore le possiede o si trova a suo agio nell’uso di strumenti quali modem, computer, webcam e software di condivisione.

A questo dobbiamo infine aggiungere il peso dell’isolamento sul clima aziendale. Se infatti in precedenza i rapporti sociali costituivano una parte non solo di cornice ma pur sempre con una valenza motivazionale e di confronto, attualmente il manager deve preoccuparsi di mantenere le relazioni sociali all’interno del team, comprendendo sia i lavoratori in presenza che quelli in remoto.

DIFFERENZE DI GENERE

Già da tempo numerosi studi scientifici hanno posto l’accento sulla necessità di una valutazione diversificata tra uomini e donne in riferimento ai fattori di rischio psicosociale. Si è infatti potuto dimostrare che i fattori di rischio agiscono in modo diverso in base al genere data l’esistenza di differenze sia di natura biologica che di ruolo. Attualmente la pandemia e le sue conseguenze sul mondo del lavoro sembrano costituire un rischio maggiore per quello che riguarda il genere femminile. Il problema principale ruota intorno al maggiore coinvolgimento nel ruolo di accudimento dei figli in età scolare. La difficile e frammentaria riapertura delle scuole determina incertezza per le donne lavoratrici sia in riferimento a coloro che operano proprio nel settore scolastico, sia rispetto al loro ruolo in famiglia. La figura femminile si trova, in questa fase, nella condizione di dover conciliare la ripresa delle proprie attività lavorative con la cura dei figli, nel momento in cui questi dovessero, anche temporaneamente, rimanere  a casa.

Complessivamente la valutazione del rischio stress-lavoro correlato si deve quindi arricchire oggi di nuovi parametri e contemplare una situazione profondamente mutata sul piano sociale e organizzativo.

Ⓒ Federico Milione

Dott. Federico Milione - Mindesigner
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