Mindesigner

"Una mente bella vive in un mondo bello"

La prigione di cristallo

Difficoltà nell’incontro con l’Altro.

“Le persone camminano, parlano, s’incontrano, vanno in vacanza, si amano. Tutto accade al di là di un trasparente e impenetrabile vetro. Tutto è così vicino e, al tempo stesso, così irraggiungibile. Tu te ne stai lì, alternando stati d’animo di esaltazione, per una solitudine frutto di una scelta volontaria, almeno così credi, e  di sconforto, quando ti prende il dubbio che, se volessi, non saresti in grado di rompere quel vetro”.

Si potrebbe così riassumere lo stato d’animo di quelle persone che soffrono di una sorta di sindrome del “Passero Solitario”, coloro che “vorrebbero” ma non “possono”, bloccati da un oscuro ostacolo, invisibile a loro e agli altri.

Il desiderio di avere relazioni di amicizia o di amore, il desiderio, più in generale, di partecipare alle gioie della vita, è avvertito in modo consapevole o, molto più spesso, attraverso sensazioni di struggimento che non hanno apparentemente un perché. La persona tende a darsi una spiegazione della sua solitudine o negandola o convincendosi che si tratta di una scelta libera e motivata. In entrambi i casi la sofferenza è sempre presente in ogni attimo della giornata, a volte sottile e impercettibile, a volte come un’angoscia senza nome.

“dove fuggi, uomo, se porti sempre con te la tua ombra?”,

recita una ben nota saggezza. In effetti il tradimento delle proprie innate aspettative di ricerca di relazione e di amore non può che produrre un’ombra nera, che segue la persona ovunque, che non se ne andrà finché non verrà “ascoltata”, finché la persona non deciderà di confrontarsi con le proprie paure e incertezze nella la relazione con l’Altro.